mercoledì 28 agosto 2013

Esiste una dieta per prevenire i tumori?


Così come non esiste un singolo alimento implicato nella genesi delle forme tumorali allo stesso modo non esiste un cibo "magico" in grado di proteggere l'organismo da queste malattie. Il ruolo protettivo di alcune categorie di alimenti è comunque ormai certo.

Una dieta ricca di alimenti vegetali, per esempio, riduce il rischio di molti tumori:

i fitoestrogeni, sostanze naturali contenute nei semi di molti vegetali (soia, lino e in misura minore i cereali integrali, i legumi, la frutta, le noci, le mandorle), sembrano avere un'azione protettiva nei confronti del tumore alla mammella;
soia, aglio, cipolla, scalogno, pomodori e derivati, così come gli alimenti o integratori che contengono zinco, beta-carotene, vitamina C e calcio, aiutano a prevenire il cancro alla prostata (vedi anche: il licopene).

Il 25%  dei casi di cancro al colon-retto, il 15% di cancro alla mammella ed il 10% di cancro alla prostata, pancreas ed endometrio potrebbe essere evitato aderendo alle indicazioni della dieta mediterranea [ Trichopoulou et al, 2000 ]

Dieta per prevenire i tumori
ALCUNI CONSIGLI:
evitare eccessi calorici e svolgere regolare attività fisica in modo da mantenere il peso forma e non appesantirsi troppo (non più di 5 chili)
ridurre l'apporto percentuale di grassi, limitando in modo particolare il consumo di quelli idrogenati (trans) e di quelli saturi
integrare la dieta giornaliera con alimenti ricchi di vitamine (agrumi, vegetali ad alto contenuto in carotene, ortaggi) e fibre vegetali; si consiglia pertanto di includere nella dieta almeno 4 porzioni al giorno di verdure o di frutta (pari a 600-800 grammi) approfittando delle varietà che offrono le stagioni
limitare l'assunzione di bevande alcoliche e zuccherate
limitare l'apporto di sale al di sotto degli 8 g/die preferendo le erbe aromatiche
ridurre significativamente il consumo dei cibi conservati, soprattutto mediante salatura o affumicatura;
evitare cibi fritti, preparati ad elevate temperature (vedi: oli migliori per friggere) o a fuoco vivo (grigliatura).
E' preferibile sostituire almeno tre volete alla settimana la carne con il pesce ed altrettante volte la carne con i legumi

COTTURA ALLA GRIGLIA

-innanzitutto scegliere carne di buona qualità e di provenienza garantita, in questo modo scongiuriamo almeno in parte i pericoli che ai residui tossici di cottura si associano anche residui di ormoni o altre sostanze cancerogene utilizzate nell'allevamento del bestiame.
-evitare i tagli di carne più grassa poiché è proprio il grasso a subire le alterazioni più dannose con il calore
-per lo stesso motivo limitare l'ungitura delle pietanze durante la cottura
-evitare di consumare alimenti chiaramente carbonizzati o almeno raschiare via le parti abbrustolite
-bere molta acqua ed evitare l'associazione con alcolici per facilitare l'eliminazione delle tossine
-associare nella propria dieta carne ed alimenti ricchi di fibre e antiossidanti come le verdure, che, per sfruttare a pieno il loro potere antiossidante, vanno consumate preferibilmente crude (ad eccezione del pomodoro)
-evitare di salare eccessivamente le pietanze

INSACCATI, NITRITI E NITRATI

nitriti (E249 E250) : è bene evitare o perlomeno limitare il loro consumo;
nitrati (E251 E252) : vanno consumati con moderazione in quanto meno pericolosi dei precedenti ma non del tutto sicuri
nitrati (E251 E252) in associazione a acido ascorbico (vit C) e citrico: abbastanza sicuri, grazie alle proprietà benefiche esercitate dalla vitamina C (azione antibatterica, azione inibitoria sulla trasformazione dei nitrati in nitriti).
evitare di riscaldare i cibi contenenti nitrati, poiché il calore ne facilita la trasformazione in nitriti

PROBIOTICI E PREBIOTICI: attività anticancerogena/antimutagena

I dati fino ad ora disponibili riguardano la riduzione del cancro al colon.
Una possibile spiegazione è data dalla capacità dei lattobacilli di sopprimere la crescita di specie batteriche, che convertono i procancerogeni in cancerogeni, riducendo così la concentrazione di sostanze cancerogene nell'intestino.
Inoltre, i lattobacilli possono sequestrare a livello intestinale composti potenzialmente mutageni evitando così che questi vengano assorbiti.
Oltre al fruttosio, i principali prodotti che si formano dal processo di fermentazione, ad opera della microflora intestinale, dei FOS (un tipo particolare di prebiotici), sono acidi grassi a catena corta come acido acetico, propionico e butirrico (che sembrano avere azione preventiva nell'eziologia del cancro al colon).


Potrebbe interessarti: http://www.my-personaltrainer.it/dieta/dieta-cancro1.html

Nessun commento:

Posta un commento